Oggi più che mai vediamo nascere numerose
nuove aziende. Gli incentivi e le semplificazioni statali spingono alla creazione di nuove start up e promuovono l'imprenditoria sopratutto
dei giovani che impossibilitati a trovare lavoro presso altre aziende, decidono
di crearselo da soli.
Tuttavia bisogna fare molta attenzione,
perché fare impresa non vuol dire soltanto avere la possibilità di creare una
srl semplificata con bassi costi. Fare impresa è ben altro. Fare impresa vuol dire avere un sogno e
dargli vita.
Ogni persona, immagino, porta dentro di
se un sogno. Quel sogno che tiene chiuso nel cassetto, che non rivela a nessuno
ma per il quale ogni giorno lavora duramente affinché si trasformi in realtà. È
quel sogno che da senso a tutte le attività che svolge quotidianamente. E anche
se a volte commette degli errori che sembrano allontanarla dalla meta, va
avanti certa di arrivarci prima o poi.
Fare impresa è esattamente questo. Dirigere un'azienda vuol dire lavorare ogni
giorno per il raggiungimento di quel sogno, di quella vision.
Troppo spesso molti giovani imprenditori
rimangono vittime dei loro prodotti, concentrati come sono sulla loro ricerca,
sulla loro invenzione o sulla loro offerta. Eppure quando si decide di mettersi
in gioco bisogna andare oltre il prodotto, oltre le proprie necessità. Il fine
ultimo non può essere qualcosa di materiale (quello sarà il mezzo!) bensì deve essere quella vision che fa guardare
oltre l'orizzonte verso una meta che ha un valore per me perché ne ha anche
per qualcun altro.
Fare
pianificazione strategica d'impresa vuol dire partire dalla propria vision e da
lì costruire tutta la struttura aziendale. Da lì costruire il proprio sogno.
Mi viene da pensare all'ex presidente di Sony, AkioMorita, la cui vision era che
"chiunque potesse avere un sistema
audio personale". Fu in quel momento che Sony inventò il Walkman e il
lettore portatile CD. Il sogno era qualcosa di importante per lui ma lo era
anche per molti altri.