La generazione degli startupper avanza a passo svelto. In un
periodo storico come questo, c'è tanto bisogno di ingegno, quello che possono
mettere sul campo i giovani imprenditori italiani che sull'onda lunga della
crisi riescono a surfare egregiamente.
Nascono ogni giorno una miriade di piccole imprese nel campo della
tecnologia e dell’innovazione e molte di queste sono guidate da ragazzi
coscienti che ormai il posto fisso non è più la Terra Promessa. A questo
proposito non posso che riportare le parole di uno di questi “giovani 3.0”, Max
Ciociola, trentaquattrenne fondatore di musiXmatch
che dice: “Il nostro obiettivo nella vita non è trovarci un lavoro, ma creare
lavoro”.
È proprio questo il terreno
fertile per far fiorire l’innovazione e lo sviluppo sostenibile, il periodo
difficile aguzza l’ingegno e permette la creazione di svariati poli innovativi
sparsi un po’ in tutto lo Stivale.
La creazione dei cosiddetti Incubatori d’imprese è la cartina
tornasole di questo fenomeno, ma andiamo con ordine e cerchiamo di elencare
quelle che sono le zone più calde del paese sul tema startup: