lunedì 18 marzo 2013

Un utile strumento di pianificazione per le imprese italiane? La Balanced Scorecard


La buona notizia? Da una ricerca svolta dall'Università Cattaneo-Liuc, coordinata da Massimo Solbiati e finanziata da Outlooksoft SpA si è potuto constatare che un quarto delle imprese italiane che hanno partecipato alla ricerca ha adottato o si sta avvicinando all'utilizzo della Balanced Scorecard (BSC), uno strumento in grado di creare quel legame critico spesso mancante tra strategia aziendale e gestione operativa.

Si raggiunge, quindi, complessivamente un 27%. Può apparire come una percentuale non elevata rispetto a quella di altri Paesi e alla rilevanza che lo strumento ha nell'aiutare a tradurre la strategia in azioni di gestione operativa, fornendo input strategici al budget.
Tuttavia ci si augura che la BSC, come modello per un efficace controllo di gestione, abbia una diffusione, anche in Italia, pari a quello che ad oggi ha il budget.
Tutto ciò per un semplice motivo: il solo modello contabile e i tradizionali indicatori economico-finanziari alla base del budget e del bilancio, sono carenti e quindi non in grado di indirizzare e di esprimere compiutamente le performance aziendali.
Proviamo ora a dare una definizione della metodologia e a descrivere le fasi necessarie per la sua implementazione.

La metodologia della BSC nasce nel 1992 con un articolo pubblicato sulla Harvard Business Review da Robert Kaplan e David Norton dal titolo: “The Balanced Scorecard. The measure that drive performance”.
La Balanced Scorecard rappresenta, quindi, una metodologia di controllo strategico utilizzata in una struttura multidimensionale per descrivere, attuare e gestire la strategia di tutta l’organizzazione allo scopo di tradurre missioni e strategie in una serie completa di misure della performance, che forniscono un modello di struttura per un sistema strategico di misurazione e gestione.

In tal modo viene a delinearsi un nuovo sistema di management in cui la Balanced Scorecard ha il merito di collegare gli obiettivi operativi a breve termine con gli obiettivi strategici a lungo termine, ponendo a confronto misure finanziarie e non, indicatori ritardati e indicatori di tendenza, prospettive di performance interna e di quella esterna.
L’idea di fondo è dunque la seguente: per vincere la partita che ogni giorno le aziende giocano sul mercato occorre avere a disposizione un numero molto elevato di informazioni e di indicatori che segnalino i punti in cui intervenire e le conseguenze che questi interventi possono provocare all'interno e all'esterno dell’azienda.
Per tale motivo l’impostazione tradizionale di questo strumento analizza i risultati dall'azienda sulla base di quattro dimensioni rilevanti:
  • la prospettiva della performance economica finanziaria che pone in relazione i risultati ottenuti dall’azienda con le aspettative di profitto degli azionisti;
  • la prospettiva del cliente che fa riferimento alla necessità di orientare l’attività svolta alla soddisfazione delle esigenze da questo manifestate allo scopo di differenziarsi dalla concorrenza;
  • la prospettiva della gestione dei processi diretta all' individuazione dei fattori critici di successo per la soddisfazione dei clienti e degli azionisti e di conseguenza delle iniziative operative di miglioramento per il raggiungimento degli obiettivi ai vari livelli aziendali;
  • la prospettiva di sviluppo futuro strettamente connessa alla innovazione di processo e all’apprendimento che consentono uno sviluppo globale dell’organizzazione in termini di: capacità e competenze del personale, motivazione, responsabilizzazione e coinvolgimento del personale, sistema informativo.
Per una sua corretta implementazione, le fasi da seguire sono ben definite: 
  1. Analisi della mission e delle strategie aziendali e dalla definizione degli obiettivi strategici;
  2. Definizione della prima bozza di Balanced Scorecard;
  3. Discussione con i collaboratori e sviluppo di un programma di implementazione della BSC;
  4. Nomina di un team per l'implementazione e la diffusione della BSC a tutti i livelli organizzativi.
Quest'ultima fase è, se vogliamo, la più importante. L’uso della Balanced Scorecard in un'azienda deve essere diffuso all'interno della struttura organizzativa secondo un processo a cascata, facendo capire alle persone che della stessa fanno parte che dovranno agire in modo integrato all'interno dei processi messi in atto e facendole sentire al contempo coinvolte nel perseguimento delle strategie e nel raggiungimento dei risultati complessivi in termini di creazione di valore per il cliente e per gli azionisti.

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