Abbiamo deciso
anche per questo argomento di fare un articolo diviso in due parti al fine di
poter analizzare nel dettaglio l'argomento, affiancando ad una parte tendenzialmente
teorico-riflessiva una parte più pratica e tecnica.
Infatti, uno degli
aspetti più complessi da gestire per chi lavora in azienda, sia esso il
fondatore di una start up o il Ceo di una grande azienda da anni presente sul
mercato, è quello di conoscere ed
acquisire informazioni rilevanti sull'ambiente interno ed esterno. Tuttavia,
se le informazioni interne ad una azienda sono (potrebbero essere) facili da
ottenere (e ciò non vuol dire che sia un'attività semplice!) rispetto
all'ambiente esterno molto spesso è difficile reperire le informazioni che
consentono di abbassare il rischio di
ogni decisione strategica. Ecco quindi che ogni azienda, in relazione alla
sua grandezza, è solitamente portata ad investire
nelle ricerche di mercato con l'obiettivo di ottenere le informazioni che cerca.
Tuttavia sulle
ricerche di mercato si aprono ampi spazi di interpretazione e di modalità di
conduzione, spesso centrate su una visione miope del contesto sociale e che
quindi non sempre porta ad avere dati significativi.
Ad esempio, ciò che
da sempre attraverso le indagini di mercato si è cercato di fare è quello di conoscere i trend futuri oppure di conoscere ed indagare le abitudini di
consumo della popolazione e come queste abitudini possono modificarsi nel
tempo. Proprio su questi aspetti assistiamo oggi (in realtà è un processo di
trasformazione iniziato già diverso tempo addietro) a un netto cambiamento nel
modo di condurre questo tipo di analisi. Fino a pochi anni fa infatti queste
analisi si centravano sulle serie
storiche, ovvero sull'idea che i comportamenti di consumo e quindi
l'evoluzione dei trend di mercato, si ripetano ciclicamente (sebbene non sempre
uguali nell'intensità) rendendo quindi
prevedibili il loro andamento attraverso l'elaborazione dei dati del
passato e la loro relativa proiezione nel futuro in base a medie ponderate o
medie mobili. Tuttavia tutto ciò non è certamente più sufficiente per fare
delle scelte strategiche. La conoscenza storica è un'informazione importante (e
non è detto che certe congiunzioni economiche attuali non si possano assimilare
a situazioni del passato) tuttavia ciò che più di tutto è cambiato è il modo di consumare da parte delle persone.
Oggi infatti "l'idea che il
cambiamento del gusto debba seguire una traiettoria calcolabile e prevedibile è
stata pian piano soppiantata da un nuovo concetto di cambiamento, più conforme
ai ritmi e agli scenari postmoderni: la tendenza [...] è qualcosa di non sempre prevedibile e di durata variabile" (Marketing non Convenzionale, Gruppo 24
Ore, pag. 169). E proprio per questa ragione si è andata consolidando nel tempo
una pratica nata alla fine degli anni novanta in America (per venire incontro
alle esigenze delle multinazionali), che si fonda sull'acquisire informazioni dalla strada, ovvero direttamente dai vissuti e
dalle esigenze delle persone. Ecco quindi che nasce la figura del cool
hunter. In sostanza l'attività di ricerca "viene riorganizzata sguinzagliando nuovi professionisti più preparati e
con le idee chiare su cosa/come/dove cercare indizi" (Marketing non
Convenzionale, Gruppo 24 Ore, pag. 172). In sostanza il cool hunter non fa altro
che intercettare dei bisogni latenti radicati
nella quotidianità al fine di poterli soddisfare. Ovviamente non tutte le
esigenze intercettate saranno oggetto di nuove campagne aziendali o produrranno
la creazione di un nuovo prodotto. E allo stesso modo, non tutte le esigenze
intercettate e che invece diventano strategicamente interessanti per un'azienda
otterranno i risultati sperati. Questo perché nonostante tutte le informazioni
acquisibili, il mercato è ormai talmente frammentato ed imprevedibile che fare
delle scelte diventa sempre più complesso, e fare marketing previsionale vuol dire farsi carico di un rischio che è
spesso frutto del proprio istinto; potrà andare bene e/o potrà andare male!
Nella seconda parte
dell’articolo scenderemo più nello specifico e vedremo i passaggi fondamentali
che sono necessari per svolgere al meglio e con risultati tangibili una ricerca
di mercato.
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