giovedì 20 dicembre 2012

Business Christmas


Ci sembra doveroso e in linea con lo stile di questo blog  fare un piccolo appello in vista delle festività natalizie. Infatti le festività ormai prossime, non devono rappresentare soltanto un momento per ricaricare le batterie dopo un anno di lavoro, bensì devono essere lo stimolo per fortificare le relazioni con tutti gli stakeholder, per affacciarsi al nuovo anno carichi non soltanto di energie ma anche del supporto di una rete di contatti espressione di una relazione slegata (almeno in parte) da logiche contrattuali.

L'augurio che noi di Creatinamente sentiamo di fare è che le relazioni che in questi giorni di festa riuscirete a sviluppare e consolidare possano essere per tutti voi moltiplicatori di successo!

Buone feste!


martedì 18 dicembre 2012

Produttività? Una questione personale


Intorno a noi sentiamo costantemente pessimismo e negatività. Sentiamo parlare, ad esempio, di crisi, delle difficoltà economiche di chi fa impresa e del calo dei consumi. Tuttavia è forse giunto il momento di porsi una domanda: siamo sicuri di fare sempre il massimo che è nelle nostre possibilità? Cerco di essere più chiaro. Ogni azienda si scontra con alcune difficoltà tipiche di chi si trova in un mercato complesso e instabile come quello attuale; vede il suo fatturato crollare e spesso il manager/imprenditore non sa cosa fare per risollevare le sorti dell'azienda. Accade allora che nel tentativo estremo di cambiare un destino già scritto si compia un'imprudenza che non fa altro che avvicinare l'azienda verso quel destino dal quale cercava di scappare. Un'alternativa a ciò è quella di cercare qualcuno (probabilmente un consulente o un manager capace) che possa aiutare l'imprenditore a creare realmente un cambiamento: essere portatori di un cambiamento in azienda, non vuol dire stravolgere l'esistente bensì vuol dire eliminare delle inefficienze in un sistema che con ogni probabilità ha già dimostrato in passato essere valido. Quindi fare cambiamento può voler dire intervenire sulla logistica (o parte di essa), oppure investire in Ricerca & Sviluppo aspetto fondamentale per realizzare prodotti/servizi capaci di soddisfare pienamente e a tempo zero i fabbisogni dei clienti. Si potrebbe ad esempio intervenire sugli acquisti, in modo da individuare la via per ottimizzare i costi, oppure si potrebbero implementare i processi di lean in modo da eliminare gli sprechi ed ottimizzare il consumo di materie prime. Probabilmente si potrebbe continuare ancora a lungo parlando di tutti i possibili interventi strutturali realizzabili all'interno di un'azienda. Tuttavia non credete manchi qualcosa in tutte le cose giuste ed indispensabili che abbiamo visto fin'ora?

sabato 15 dicembre 2012

R&S: uno sguardo verso il futuro

«La ricerca è essenziale per il futuro del nostro Paese, la strada della ripresa si imbocca solo con prodotti innovativi e vincenti nel mondo. Per questo governo e partiti devono mettere ricerca e innovazione al centro dei loro programmi e della politica di sviluppo. L'Europa sta facendo passi avanti, noi non possiamo restare indietro» ha commentato la Bracco. Confindustria, quindi, continua il pressing perché il tema diventi centrale. «Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono fondamentali se vogliamo salvaguardare e far crescere il nostro manifatturiero» commenta Maurizio Marchesini, presidente di Confindustria Emilia Romagna...

domenica 9 dicembre 2012

Marketing musicale...

Ecco come a volte una situazione "banale" come acquistare una birra può divenire un momento di grande innovazione. Tutto frutto di un'iniziativa semplice ma ricca di creatività:


Red Stripe, famoso brand giamaicano produttore di birra, qualche giorno fa ha trasformato un tranquillo corner shop londinese in un locale reggae. Ogni cliente sul punto di afferrare una bottiglia avviava infatti un circuito elettronico che, grazie ad una operazione ad arte, faceva suonare tutto il negozio (fonte ninja marketing).

Questo è l'esempio di come semplici idee possono trasferire valore ad un brand o ad un prodotto attraverso un piacevole brano musicale attivato dall'acquirente.
Non credo che tutti coloro che hanno vissuto in prima persona questa esperienza potranno mai dimenticarla! E chissà il passaparola che avrà attivato...

mercoledì 28 novembre 2012

Le start-up innovative e gli incubatori d'impresa. Nuova linfa al sistema imprenditoriale italiano


La generazione degli startupper avanza a passo svelto. In un periodo storico come questo, c'è tanto bisogno di ingegno, quello che possono mettere sul campo i giovani imprenditori italiani che sull'onda lunga della crisi riescono a surfare egregiamente.
Nascono ogni giorno una miriade di piccole imprese nel campo della tecnologia e dell’innovazione e molte di queste sono guidate da ragazzi coscienti che ormai il posto fisso non è più la Terra Promessa. A questo proposito non posso che riportare le parole di uno di questi “giovani 3.0”, Max Ciociola, trentaquattrenne fondatore di musiXmatch che dice: “Il nostro obiettivo nella vita non è trovarci un lavoro, ma creare lavoro”.
È proprio questo  il terreno fertile per far fiorire l’innovazione e lo sviluppo sostenibile, il periodo difficile aguzza l’ingegno e permette la creazione di svariati poli innovativi sparsi un po’ in tutto lo Stivale.
La creazione dei cosiddetti Incubatori d’imprese è la cartina tornasole di questo fenomeno, ma andiamo con ordine e cerchiamo di elencare quelle che sono le zone più calde del paese sul tema startup:

domenica 25 novembre 2012

L'importanza di costruirsi un'immagine

La realizzazione di un prodotto interessante, è condizione sufficiente per garantirsi il successo sul mercato? Evidentemente no, e proprio per questa ragione, è fondamentale riuscire a costruirsi un brand e un'immagine chiara, capace di comunicare al mercato ciò che ci differenzia rispetto agli altri. E' questo il messaggio che ci porta Rino Scoppio, consulente aziendale, dalla fiera dell'innovazione di Lecce.



E' probabilmente difficile, tuttavia fondamentale per tutte le start up (e non solo) riuscire a fare un passo indietro e staccarsi dalla visione quasi "paterna" che si ha del proprio prodotto (o servizio). Ci si deve probabilmente chiedere: come viene percepita all'esterno questa mia idea? Qual è quella caratteristica che rende il mio prodotto speciale per il mercato? Poco domande importanti e poche risposte date in modo imparziale e oggettive possono aiutare ad individuare gli asset fondamentali sulla quale centrare una comunicazione efficace.

Il marketing oggi. Spunti di riflessione


Troppo spesso alla domanda: “Qual è la funzione del Marketing?”, sentiamo rispondere: “la funzione del marketing è quella di promuovere un prodotto o un servizio”, o peggio “il compito del marketing è quello di vendere”.
Non obiettiamo sicuramente a nessuna di queste definizioni, ma il concetto di marketing è assolutamente più esteso e complesso!
Nel corso degli anni, si sono succedute diverse interpretazioni del significato della parola MARKETING. Il più importante studioso che ha dato il suo contributo alla diffusione ed allo sviluppo del cosiddetto marketing management, è sicuramente Philip Kotler, che così lo definisce:
“La gestione del marketing è l’arte e la scienza di scegliere i mercati obiettivo e di conquistare, mantenere e aumentare il numero dei clienti con la creazione, la presentazione e l’erogazione di un valore superiore per il cliente”.

sabato 24 novembre 2012

Perché la consulenza diventa strategica in un contesto ricco di complessità?


Albert Einstein diceva: “la creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura, è nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie, chi supera la crisi  supera se stesso senza essere superato.”

La formula vincente per l’economia italiana? Probabilmente è la seguente:
CRESCITA = INNOVAZIONE  + RETI. Bisogna considerare che:

       INNOVAZIONE: in Italia non si investe in Ricerca e Sviluppo, è questo il problema di fondo. Secondo i dati disponibili, a fine dicembre scorso, non solo il livello complessivo di spesa che l'Italia impegna in ricerca e sviluppo - circa l'1,3% del prodotto interno lordo - non aumenta. Ma nel 2011 è addirittura in calo. Resta dunque lontanissima la pattuglia dei "leader" Ue dell'innovazione formata da Danimarca, Germania e Finlandia, dove si è già raggiunto l'obiettivo di avere investimenti in ricerca pari al 3% del Pil.Le imprese investono oltre 10 miliardi, ma - e qui è l'altra debolezza italiana - ben il 70,4% degli investimenti arriva dalle grandi imprese. Mentre resta bassa l'incidenza delle medie (20,1%) e delle piccole (9,4%).

       RETI: le collaborazioni e le sinergie, soprattutto dove il tessuto industriale è costituito da PMI, sono la strada obbligata per lo sviluppo dell’innovazione e la crescita della competitività delle imprese, dei  territori e delle comunità. La connessione e la condivisione devono essere mirate a sfruttare le complementarietà e le sinergie nel perseguire obiettivi comuni e devono assumersi il ruolo di acceleratore di diffusione di quelle prassi strategiche che per molte imprese si sono rivelate vincenti.

Tra i tanti, uno in particolare è l’aspetto fondamentale che identifica le imprese dotate dei mezzi umani e finanziari che sono in grado di garantire uno sviluppo sostenibile: l’ottimizzazione dei costi. È proprio in questocampo che la guida di un professionista esterno al sistema azienda può fare la differenza tra la vita e la morte.