sabato 9 febbraio 2013

La riorganizzazione aziendale secondo l'approccio "Lean Thinking" (Prima parte)

Nel corso della mia carriera mi sono ritrovato più volte a far parte come consulente esterno di programmi di riorganizzazione sia a livello aziendale che di business unit. Nel presente articolo mi piacerebbe condividere l'approccio utilizzato per la riorganizzazione di una business unit attraverso l'adozione dell'approccio "Lean Thinking", provando a generalizzare i contenuti per renderlo fruibile a tutti e nel maggior numero di circostanze possibili.

Prima di entrare nel vivo della parte pratica (anticipo che l'articolo si comporrà di 2 parti), voglio spendere due parole per spiegare in cosa consiste l'approccio utilizzato.

L'approccio Lean Thinking racchiude un insieme di tecniche e metodologie di organizzazione dei processi produttivi il cui obiettivo è quello di massimizzare il valore per i clienti interni ed esterni, fornendo quello che vogliono, quando, come e dove lo vogliono, minimizzando al contempo i costi e le inefficienze.
L'approccio è stato sviluppato a partire dall'esperienza Toyota, e si è dimostrato particolarmente efficace per l'organizzazione del lavoro anche in ambito di Service Management.

Gli interventi basati sul Lean Thinking prevedono:
  • L'identificazione del "valore" per il cliente;
  • L'allineamento dell'"offerta" (il dimensionamento e attività dei processi), alla "domanda" (la richiesta del cliente);
  • L'individuazione e l'eliminazione delle attività che non creano valore ("sprechi");
  • L'avvio di un percorso di miglioramento continuo per piccoli passi con il contributo di tutte le risorse coinvolte.
Le tecniche e i principi Lean permettono il raggiungimento di benefici consistenti, in particolare nelle situazioni di rigidità dei processi produttivi , variabilità della domanda, "Lead time" e/o costi elevati, e in presenza di tipici "sprechi" come l'uso massivo di "scorte"  di qualsiasi tipo di risorsa, elevata attesa tra diverse fasi dei processi, elevata customizzazione, interdipendenze funzionali, trasferimenti fisici, ecc.
L'approfondimento di tali tematiche può trovare un efficace riscontro nell'esposizione dei passaggi critici della metodologia che permettono di giungere ad un efficientamento dei processi aziendali oggetto dell'intervento.
Per iniziare illustriamo e analizziamo per punti  l'approccio progettuale da me generalmente utilizzato, che risulta trasferibile a molte tipologie di intervento.
Nella seconda parte dell'articolo saranno analizzate puntualmente le varie fasi schematizzate nella figura anche con l'ausilio di grafici e tabelle utilizzati in fase progettuale.
Stay tuned........


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