domenica 25 settembre 2016

La misurazione empirica della creatività in azienda

Avete mai pensato ad un metodo matematico per misurare la creatività nella vostra azienda? 

In un interessante articolo apparso sul numero di Settembre-Ottobre della rivista "Controllo di gestione"di IPSOA, si cerca di dare evidenza empirica alla misurazione di qualcosa che a primo acchito appare non calcolabile attraverso una formula matematica.

"...la creatività è un concetto molto complesso ma, in ogni caso, deve essere considerata come la produzione di idee, procedure, prodotti nuovi e potenzialmente utili. Da qui nasce l'esigenza di trovare strumenti e metodi per misurare il grado di creatività raggiunto e/o raggiungibile dalle organizzazioni".

L'articolo propone essenzialmente due indici di misurazione del processo creativo. Il primo è un indice di efficacia, il return on creativity (ROC: Clocchiatti, 2008) definito come il rapporto tra le risorse impiegate nel processo creativo ed il risultato ottenuto dallo stesso, dove le risorse sono rappresentate dal tempo impiegato dal gruppo creativo per produrre le idee, mentre il risultato è dato dal numero di idee prodotte:

ROC= n° di idee prodotte / tempo impiegato a produrle

Tale indice è in grado di esprimere la produttività in termini di creatività di un gruppo di lavoro, un reparto o un'organizzazione, tuttavia esso non è in grado di misurare la qualità delle idee prodotte in termini di loro realizzabilità. E' per ovviare a tale limite che Clocchiatti propone la suddivisione delle idee prodotte in 3 categorie:
  • idee di miglioramento
  • idee molto innovative
  • idee visionarie
Si affianca così al ROC un nuovo indice il cui nome sarà return on ideas (ROI), definito come il numero di idee prodotte da una fase del processo di sviluppo sul numero di idee in input a tale fase, ovvero il numero di idee prodotte dalla fase precedente:

ROI= n° di idee prodotte nella fase i / n° di idee prodotte nella fase i-1

tale indice è evidentemente in grado di colmare la lacuna del ROC e l'utilizzo congiunto dei due indici porterà alla misurazione dell'efficienza e dell'efficacia del processo creativo.

Ma facciamo un esempio che aiuterà a capire l'applicazione dei due indici:

Si immagini l'applicazione di tali indici ad un'azienda che opera nel settore della moda. Gli indici ROC e ROI possono essere calcolati ai diversi stadi del lavoro dell'ufficio Stile, a valle della prima fase di ricerca stilistica. E' così possibile definire:

ROC= n° di idee progettate / tempo impiegato ad idearle e progettarle 
ROI= n° di idee progettate / n° di idee immaginate

Il ROI offre una misura dell'efficacia creativa in quanto indica in che misura la libertà di immaginazione sia poi utilmente canalizzata in progetti di cui ottenere prototipi, cioè quanto la libertà creativa possa produrre utilità per l'azienda. 
Il ROC misura invece l'efficienza del processo creativo, indicando la produttività dell'ufficio Stile

La vostra organizzazione è abbastanza creativa da superare questa prova? Provate a scoprirlo attraverso i due indici illustrati.






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